I VIGNAIOLI DEL TRENTINO NON NOMINANO UN PROPRIO RAPPRESENTANTE NEL CDA DEL CONSORZIO VINI

Nel corso dell’odierna Assemblea del Consorzio Vini del Trentino, chiamata al rinnovo delle cariche, l’Associazione dei Vignaioli del Trentino ha comunicato di voler rinunciare alla nomina del proprio rappresentante all’interno del Consiglio di Amministrazione. Il diritto alla nomina di un rappresentante dei Vignaioli è previsto dallo Statuto del Consorzio in quanto “la composizione del Consiglio deve prevedere un’equa rappresentanza di tutte le categorie che partecipano al ciclo produttivo”.

La decisione di rinunciare alla rappresentanza in seno al Cda del Consorzio Vini – presa durante l’assemblea dell’Associazione Vignaioli del 26 febbraio 2015 – arriva dopo anni di vane richieste per una rappresentanza paritetica in seno al Consiglio di Amministrazione del Consorzio Vini, e parecchie battaglie contro le strategie promosse dallo stesso in qualità di organo competente per la tutela e la promozione del vino trentino.

Il ruolo dei Vignaioli all’interno del Consorzio è, da Statuto, marginale. Il funzionamento infatti non si basa su un principio paritetico, ma il peso di ogni membro è calcolato proporzionalmente al quantitativo di uva e vino prodotti. La rappresentanza dei Vignaioli risulta in tal senso marginale rispetto a quella della cooperazione.

Il Presidente dell’Associazione Vignaioli, Lorenzo Cesconi: “Come Vignaioli non siamo più disposti a partecipare ad un organo nel quale non possiamo essere realmente rappresentati e che sistematicamente prende delle decisioni che sono dannose per chi, come noi, è impegnato in produzioni di qualità e forte
riconoscibilità territoriale. Da anni chiediamo l’istituzione di un organo paritetico, la cui necessità è stata evidenziata anche dal Piano di riorganizzazione del sistema vitivinicolo trentino della FEM. Tutte le nostre richieste sono risultate vane, siamo stati perciò costretti a prendere questa decisione e iniziare da domani il
nostro percorso indipendente di tutela e promozione. Non possiamo più nasconderci dietro un dito, in Trentino ci sono due modi di fare viticoltura: uno orientato ad una produzione industriale che cerca la competitività nell’abbassamento dei prezzi; e uno, il nostro, orientato alla qualità, alla sostenibilità, alla riconoscibilità e alla valorizzazione territoriale. Il Consorzio Vini, da ultimo con la scelta in assemblea di oggi di aumentare le rese del Pinot Grigio, ha deciso di supportare il primo. Noi non possiamo accettarlo e per questo i Vignaioli presenti hanno ribadito questa mattina in assemblea la nostra contrarietà.
Siamo un territorio di montagna, piccolo e verticale, non possiamo produrre con metodi industriali come fa il Veneto. Per vendere il vino a prezzi bassi, l’unico modo è che la materia prima costi poco. Ma in Trentino questo è impossibile perché coltivare la vite nei nostri territori di montagna costa molto. Noi non possiamo più avvallare la svendita del nostro territorio, perché il sistema non è più sostenibile. Il reddito agricolo trentino è quasi la metà di quello del Sudtirol, che ha capito con due decenni di anticipo che era necessario cambiare. Il marchio Trentino invece nel mondo del vino non è più riconosciuto come marchio di valore. È ora di cambiare strada anche per noi”.

Se entro il 31/08/2015 il Consorzio Vini non provvederà all’istituzione di un organo paritetico, competente nell’adozione delle decisioni in materia di tutela, produzione e promozione del vino trentino, tutte le aziende socie dell’Associazione Vignaioli si dimetteranno dal Consorzio Vini, che smetterebbe quindi di essere organo rappresentativo di tutto il sistema vitivinicolo trentino.

Contatto – info@vignaiolideltrentino.it

Associazione Vignaioli del Trentino
L’Associazione, nata nel 1987, raccoglie i piccoli produttori che seguono personalmente ogni processo produttivo, dalla cura della vigna, alla vendemmia, alla vinificazione e infine alla commercializzazione. Caratteristiche prime dell’operare dei Vignaioli sono il rispetto per la terra e la massima attenzione alla qualità, per ottenere vini che rappresentino il territorio, l’impegno e la passione di ogni singolo produttore per il suo lavoro.
I Vignaioli del Trentino sono associati a FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.