
Quali sono i tuoi principi ispiratori?
Non ho particolari principi ispiratori, il mio è più che altro uno stile di vita che significa produrre cibi e bevande il più naturali possibili.
Quali sono i tuoi obiettivi?
Produrre vino, succo di mela, formaggi di capra senza trattamenti, insomma cibi super biologici.
Come il tuo territorio/vallata (specificare quale) influisce sui tuoi vini?
Io e mia moglie viviamo e lavoriamo in Val Rendena a 700 metri sul mare, dove abbiamo recuperato circa quattro ettari di incolto. Attualmente lavoriamo su duemila metri di vigneto (Solaris), tremila metri di frutteto e con una quindicina di capre e due vacche. Tutto questo per avere un azienda il più sostenibile possibile.
Quali sono i tuoi vini?
Il mio unico vino imbottigliato è il RONC’OR, varietà Solaris, e poi produco un vino rosso, varietà Merlot, che vendo sfuso. Circa 20 anni fa non si parlava ancora di vigne resistenti, come il Solaris. La mia famiglia invece coltivava già questa varietà, ma solo recentemente, nel 2015, ho fatto la prima vendemmia ed imbottigliato il vino che ho chiamato Ronc’or. Il nome deriva dagli appezzamenti ai bordi del paese, chiamati ronchi. Nel 1700 durante l’Impero austroungarico c’erano pochi terreni agricoli, così sono stati stanziati degli incentivi per produrre piccoli appezzamenti, bonificati e strappati al bosco. Ronc’or deriva proprio da un terreno strappato al bosco, è “l’oro della roncola”, l’accetta che serviva per liberare la terra e renderla coltivabile.
Sei un vignaiolo perché…
Ho la passione per tutto quello che è natura pulita e in libertà, da sempre.